I LIBRI SEGRETI (Seconda parte)

 

I SENSI DELLA SCRITTURA

 

Fu Origene a proporre la teoria dei "quattro sensi" della Scrittura(5):

 

-LETTERALE, informa sui fatti come si sono svolti

-ALLEGORICO, vede la realizzazione delle Scritture nel Cristo

-MORALE, indica ciò che si deve fare

-ANAGOGICO, orienta verso l'escatologia, la realtà a venire

 

Origene ne prese a riferimento sostanzialmente due, quello letterale e quello allegorico o Spirituale. Questo conferma quanto ho espresso poco sopra, che si era ben compreso come le Letture andassero oltre il significato essoterico (accessibile a tutti, che appariva a prima vista) e dovessero assolutamente essere  penetrate nel profondo per comprenderne il nascosto significato (esoterico) che, come dice lo stesso Origene, riferendosi al senso spirituale " è sempre parlante, laddove quello letterale appare invece insufficiente".

 

La "sistematizzazione"dei 'quattro sensi' di Origene, avverrà duecento anni dopo, con Giovanni Cassiano, che li estende alla città di Gerusalemme, da intendersi in senso: -STORICO, intesa come la città degli Ebrei; -ALLEGORICO, la Chiesa del Cristo,-ANAGOGICO, come città celeste, Madre di tutti noi; MORALE, l'anima dell'uomo.

 

TRADIZIONE E SCRITTURA

"La Tradizione è la trasmissione viva del deposito della fede in situazioni sempre nuove. Non soltanto una memoria che si conserva, dunque, ma un dono da realizzare" (6).

 

Il termine "Tradizione" deriva dal greco paradosis e indica ciò che viene trasmesso. Per il Cristianesimo, la Tradizione si basa sugli insegnamenti di Gesù Cristo agli Apostoli, che  la tramandarono a loro volta, alimentando una Tradizione ininterrotta che -secondo la Chiesa- fu portata avanti dai vescovi e legittimata dalla concordanza tra la regola di fede e l'interpretazione delle Scritture. Secondo Ireneo, la Tradizione Apostolica è l'unica accoglibile poichè riconosciuta dalla Chiesa, al contrario di quelle gnostiche, che hanno un riconoscimento solo da parte dei loro stessi 'autori'.

 

Ma con lo svilupparsi e l'estendersi delle 'eresie' cristologiche e trinitarie del IV secolo, il concetto di Tradizione era destinato a cambiare volto poichè fu necessario definire attraverso Concili Ecumenici 'cosa' fosse la Tradizione, in quanto le sole Scritture non davano una risposta precisa. Ecco, allora, che i Padri ebbero un ruolo decisivo anche in questo ambito. Nel V secolo, Vincenzo di Lèrin nel suo "Commonitorium" pone i criteri della Tradizione, definendola universale, antica e concorde.

 

Nel 451, al Concilio di  Calcedonia, si definirà che "Cristo è vero Dio e vero Uomo". Ne consegue lo scisma delle Chiese "non calcedoniane" (siriana, armena, copta). Nel 1054 vi sarà lo scisma definitivo tra Chiesa d'Oriente e d'Occidente. Nel 1215 il IV Concilio del Laterano sancirà la reale presenza del corpo e del sangue di Cristo nell'eucaristia. Negli anni tra il 1378-1417 scoppia il grande scisma d'Occidente e, nel 1438, fallisce il tentativo di riunificare la Chiesa Cattolica con quella Ortodossa. Nel 1517 Martin Lutero dà il via alla Riforma Protestante.Nel 1531-34 il re d'Inghilterra Enrico VIII si autoproclama capo della Chiesa Anglicana e la stacca da Roma. Nel 1869-70 verrà stabilita l'Infallibilità papale,con il Concilio Vaticano I e istituito il dogma dell'Immacolata Concezione. Nel 1962-65 il Concilio Vaticano II avvia un processo di ammodernamento della Chiesa.

 

Una tradizione che si evolve ed è dinamica, nel corso dei secoli, al fine di preservare la fede apostolica.

 

Nella Fig.4 si può osservare l’origine e l’evoluzione nel tempo delle principali chiese cristiane (ancora oggi attive).

 

Per la dottrina cristiana vi è differenza tra Tradizione e Scrittura, definendole ambedue "Fonti della Fede", definite "sante" ed "ispirate" in cui il contenente, letterario, prese il nome del contenuto, dottrinale. Si ritrovano i primi accenni di questa terminologia negli scritti di Melitone, vescovo di Sardi, che visse al tempo di Ireneo e suo conterrraneo.

 

Il Cristianesimo si attivò sempre per imporre queste denominazioni, mentre il Giudaismo aveva fissato le sue due formule: TORAH scritta e TORAH orale.

Per il Giudaismo, Tradizione e Scrittura sono la stessa cosa, la fonte della fede sta esclusivamente nella "Torah" o"Dottrina".

 

Cogliamo una sostanziale differenza: nel Cristianesimo, le Scritture Sante (la Bibbia) sono solo scritto ("Testamento"), nel Giudaismo, gli Scritti Sacri (biblici,Talmudici e altri) sono 'dottrina' (Torah). In parole povere, il Giudaismo racchiude la sua Tradizione nella sua duplice Torah, mentre il Cristianesimo-con il suo doppio Testamento - la postula come distinta.

 

Il Giudaismo fa riferimento ad una "lingua del Santuario",che è l'EBRAICO, mentre qualsiasi lingua con cui la Bibbia si esprima è "santa".

 

La Bibbia si impose grazie anche alle numerossime traduzioni che hanno permesso a gruppi lingustici diversi di leggerla nella propria lingua. La storia della Bibbia si confonde, in effetti, con quella delle sue versioni, che possiamo sintetizzare in due grandi momenti:

 

- quello delle versioni Antiche: comprende tutto il periodo post-apostolico fino al Medioevo compreso, con la traduzione di Cirillo e Metodio, del IX sec.; la Bibbia araba del grande scrittore Saadia Gaon (885-942 d.C.). Comprende inoltre le bibbie greche, latine, aramaiche, siriache, etiopiche, copte e armene.

 

-quello delle versioni "moderne" che punteggiano la storia della stampa. Nella Fig.5, copia di pagina stampata a Magonza nel 1450-55 da Gutenberg, che creò il primo libro a caratteri mobili commerciabile.

Stando a cifre ufficiali, alla fine del 1986 esisteva la traduzione di almeno un libro biblico in milleottocentoquarantotto lingue; mentre l'intera Bibbia aveva almeno 301 traduzioni e il solo NUOVO TESTAMENTO ben 633 (all'inizio del XIX secolo ne esistevano 71).Questo proliferare pare sia dovuto soprattutto ai protestanti.

 

Un'antica tradizione narra che Ufila (311-383 d.C.), vescovo dei Goti, avesse inventato l'alfabeto gotico per tradurre le Scritture (nella sua Bibbia non comparirebbero i libri dei Re I e II per evitare di scatenare reazioni bellicose nei suoi compatrioti). Sembra che alla stessa maniera siano nati l'alfabeto armeno e cirillico!

 

Nelle aree di influenza del Cristianesimo fu disponibile per lungo tempo come Bibbia Ufficiale la “VULGATA” di S.Gerolamo(4) (redatta tra il 347 e il 420 d.C.) o le traduzioni tratte direttamente da essa.

 

Fig.6: San Gerolamo nello studio, in un dipinto del Ghirlandaio, Chiesa di Ognissanti,Firenze.

 

LA "VULGATA" era stata definita 'la sola autentica' dal Concilio di Trento del 1546. Nel 1943, Pio XII la ricollocò –dandole quindi un limite-tra le versioni antiche e quindi si passò a tradurre la Bibbia dai testi originali.

 

In Francia e altri paesi di religione cristiana, una nuova Bibbia si sarebbe imposta come Vulgata: la Bibbia di Gerusalemme,diretta dai Domenicani, elaborata opera di biblisti cattolici che adottarono un rigorso metodo di lavoro, sia scientifico che letterario (pubblicata in edizione manualistica nel 1955).

 

Nel 1960 si giunse alla "Traduzione Ecumenica della Bibbia" (T.O.B.), frutto di una collaborazione di biblisti cristiani, protestanti e ortodossi. Il N.T.apparve nel 1973 e l'Antico nel 1975.

 

A titolo puramente conoscitivo, ecco alcune delle Bibbie 'moderne' esistenti:

 

-la Bibbia di Lutero (1534), la Bibbia canonica della Chiesa protestante di Germania (Fig.7: frontespizio della Bibbia di Lutero)

-la King James Version o Authorized Version,completata sotto re Giacomo I,nel 1611, che occupò un posto unico nella Chiesa e nella Nazione inglese per oltre 250 anni

 

Fig.8: pregevole pagina d’apertura della Grande Bibbia, pubblicata in Inghilterra nel 1539. La più antica versione inglese risale al XIV secolo ad opera di Jhon Wycliffe.

-Bibbie francesi (nel XVI secolo spicca quella di Lefèvre d'Etaples,traduzione della Vulgata latina che per i cattolici ebbe un ruolo al pari di quella di Lutero per i protestanti;

-Nuove edizioni rivedute delle due Bibbie secolari (di Luois Second, per i protestanti, e di Augustin Crampon,per i cattolici-uscirono negli anni 1950-1960-1970)

-la Bibbia del Centenario, protestante

-la Bibbia del rabbinato, giudaica

-la Bibbia di Andrè Chouragui, franco-israeliana

-la Bibbia di Emile Osty, cattolica

-la Bibbia della Plèiade, non confessionale

-la New English Bible (1970), patrocinata dall'insieme delle Chiese d' inghilterra

-la New American Bible (1970), opera congiunta di biblisti cattolici e protestanti

-la Nueva Biblia espanola, Madrid, 1975

 

Fig.9: Frontespizio del Nuovo Testamento greco-latino pubblicato a Basilea nel 1516, con introduzione di Erasmo da Rotterdam.

Fig.10: raffigura il frontespizio de La Biblia,tradotta in italiano da A.Brucioli e pubblicata nel 1523. Alcune immagini sono attribuite a Lorenzo Lotto.

La prima copia in italiano della Bibbia si ebbe nel 1471, e fino al 1500, circolavano in Italia unidici edizioni della Bibbia volgarizzata (un’edizione ogni tre anni circa), tradizione che si prolungava dall’età medievale.

Oggi il Cristianesimo è la religione più diffusa del mondo, con 2 miliardi di fedeli, ripartiti in oltre 20.000 denominazioni e movimenti.

Di seguito, un elenco (probabilmente incompleto) che raccoglie i Testi Canonici e Apocrifi (che tra gli specialisti si definiscono "pseudoepigrafici")fino ad oggi ritrovati (7):

Manoscritti dei Vangeli Canonici:

- - CODEX SINAITICUS (IV secolo d.C.): Contiene quasi tutto il Vecchio Testamento; il Nuovo Testamento; la “Lettera di Barnaba”; “Il Pastore di Hermas”. Fu scoperto nel 1844 nel monastero di S.Caterina da Tischendorf. E’custodito nel British Museum di Londra.

- CODEX VATICANUS (IV sec. d.C.) Fig.11: contiene l’Antico Testamento ( di cui mancano una cinquantina di pagine, andate perdute) e il Nuovo Testamento fino all’Epistola agli Ebrei, IX, 4. E’ entrato in Vaticano tra il 1475 e il 1481.

- CODEX ALEXANDRINUS ( V sec.d.C.). E’ cutodito al British Museum di Londra.

- CODEX EPHRAEMI RESCRIPTUS (V sec. d.C.). E’ custodito alla Biblioteca Nazionale di Parigi.

- CODEX BEZAE O CODEX CANTABRIGENSIS (V o VI sec. d.C.)

- CODEX FREER (V secolo)

- CODEX KORIDETHI ( databile tra il VII e il IX sec.), proveniente da Koridethi (Caucaso)

- CODEX REGIUS, detto anche CODEX PARISIENSIS (VIII sec.)

- CODEX BERATINUS, proveniente da Berat (Albania, VII sec.)

- CODEX ATHUSIENSIS (VIII-IX sec.)

- CODEX VERCELLENSIS (IV sec.)- Vercelli

- CODEX VERONENSIS (IV-V sec.)-Verona

- CODEX CULBERTINUS (XII sec.)- Parigi

- CODEX SANGERMANENSIS (VIII sec.)- Parigi

- CODEX BRIXIANUS (VI sec.)- Brescia

- CODEX PALATINUS (V sec.)-Dublino

- CODEX BOBIENSIS (V sec.)

- -CODEX MONACENSIS ( VI-VII sec.)

- CODEX CURETONIANUS (IV sec.)

Alcuni Papiri contenenti i Vangeli Canonici:

- PAPYRUS P1 (III- IV sec. d.C.)
- PAPYRUS P3 (VI sec.)
- PAPYRUS P 37 (III- IV sec.)
- PAYRUS P 45 ( III-IV sec.)
-
MANOSCRITTI SIRIACI ( V e VI sec.)

MANOSCRITTI COPTI (IV sec.): alcuni di essi sono scritti in saitico, dialetto dell’Alto Egitto.

MANOSCRITTI COPTI ( il più antico databile al IX sec. d.C.): sono scritti in Boerico, dialetto del Basso Egitto.

Manoscritti degli Apocrifi:

- CODEX ASKEWIANUS, più conosciuto come PISTIS SOPHIA (databile al V sec.d.C.).Redatto in lingua copta tebana o saidica.Fu scoperto nel 1785.
- CODEX di BRUCE . Scritto in copto tebano (IV-V secolo).Scoperto nel 1769
- CODEX BEROLINIENSIS 8502 ( V sec.).In copto tebano
- PROTOVANGELO DI GIACOMO
- VANGELO DI PIETRO (VIII sec.) Scritto in greco e scoperto nel 1887 in Alto Egitto
- APOCALISSE DI PIETRO (VIII sec.). Anche questo come il precedente.
- VANGELO DELLO PSEUDO-MATTEO (VI-VII sec.)
- RACCONTI DELL’INFANZIA DEL SIGNORE, detto Vangelo dello Pseudo-Tommaso (V sec.) Ha dato origine al Libro Armeno dell’Infanzia, del VI secolo e al Vangelo Arabo dell’Infanzia, del VII sec.)
- VANGELO DI NICODEMO, noto come ATTI DI PILATO (IV sec.). In versioni copte e siriane.
- VANGELO DI GAMALIEL (VII sec.). Scritto in copto ed etiopico
- TESTAMENTO DI GALILEA DEL NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO (VIII sec.). In copto ed etiopico
- I MIRACOLI DI GESU’ (IX sec.). Scritto in Etiopico
- VANGELI DEI DODICI APOSTOLI ( date diverse)
- VANGELO DI BARTOLOMEO (V sec.). Scritto in copto, ne restano frammenti.
- ATTI DI GIOVANNI (IV sec.).Redatto in greco, ne restano i 2/3
- ATTI DI PIETRO (V sec.). Scritto in greco, resta solo la parte finale.
- ATTI DI PAOLO, detti anche ATTI DI PAOLO E DI TECLA (V sec.), nelle loro versioni siriana,slava e araba; nel V sec. compare anche la prima versione in greco.
- ATTI DI ANDREA (VI sec.).Scritto in Latino.Esistono frammenti in Greco.
- ATTI DI TOMMASO (VI sec.,data per la versione latina)
- APOCALISSE DI PAOLO (V sec.).Scritto in Greco.
- VANGELO DI TOMMASO, detto anche LE PAROLE SEGRETE DI GESU’ (IV o V sec.?).Redatto in Copto,cha fa parte dei 52 testi di NAG HAMMADI.
- OMELIE CLEMENTINE (V sec.). In Greco.
- 49 manoscritti scoperti a KHENOBOSKION nel 1947 (ROTOLI DEL MAR MORTO)

Fig.12: Miniatura della Bibbia conosciuta come Codex Amiatinus che raffigura il profeta ESDRA, personaggio centrale del giudaismo:la Tradizione ebraica posteriore fa risalire a lui i propri fondamenti ( la Bibbia di Gerusalemme che noi usiamo comunemente è la versione di Esdra).

NOTE:

(1)- Atanasio in "Lettera festale XXXIX” (lettera che i patriarchi di Alessandria inviavano ai fedeli delle loro comunità per indicare, anno con anno, la data della Pasqua)

(2) -Giudeo vissuto all'epoca dell'imperatore Adriano, 130 d.C;  presenta un testo qualitativamente elevato, facendo una traduzione letterale dall'ebraico, ispirandosi all'esegesi rabbinica palestinese

(3)- Giudeo vissuto al tempo dell'imperatore Settimio Severo

(4)-S.Gerolamo ha probabilmente usato l'unica copia delle Exaple di Origene, che erano conservate nella Biblioteca di Cesarea in Palestina, per realizzare la versione latina della sua "Vulgata" la quale, pur se non completa, è un passo 'avanti' rispetto alle versioni della Vetus Latina che circolavano allora.

(5)-Interpretazione di Henri de Lubac in "Esegesi Medievale"

(6) “Cos’è la Tradizione?”, Cenacolo, pag.41, 2/2004

(7)-da R.Ambelain, "I Templari"

 

 

Bibliografia consigliata e consultata:

 

- "Atlante delle Religioni" - aa.vv, UTET, da cui sono tratte le immagini non altrimenti specificate

- Dossier."I Padri della Chiesa",inserto al n.2 di "Cenacolo", Mensile di Attualità Religiosa e Sociale dei Padri Sacramentini, da cui è stata tratta la figura n.2 e n.11

- "Nascita di una religione.Le origini del Cristianesimo",U. Bonanate (Bollati Boringhieri)

- "La conversione dell'Europa dal paganesimo al Cristianesimo", R.Flethcer (Corbaccio)

- “Figli di Abramo”, J.Longton (Interlogos e Lev)

- “Dizionario comparato delle religioni monoteistiche”,a cura di L.Asciutto (Piemme)

-  - Le Tarsie di Lorenzo Lotto.Un itinerario fra Bibbia e Alchimia” Ferrari Editrice, da cui sono tratte le figure n.9 e n.10

 


M.Uberti (28/03/04)

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