L’ECO DI BERGAMO 11 novembre 1953
Scienza unitaria al Congresso di Roma
Presenti studiosi di molte Nazioni
Nella splendida sala Borromini, in Roma, si è
svolto recentemente il II Congresso Internazionale di Integrazione
Scientifica.
Vi hanno partecipato scienziati di molte Nazioni ed ogni branca
del sapere, ed è stato inaugurato alla presenza delle Autorità
Civiche, di vari membri dell’Accademia dei Lincei, della
Accademia Pontificia, e dell’Accademia di San Tomaso.
Il presidente del Congresso, On. Senatore Benedetto Pasquini,
con una brillante prolusione ha posto in evidenza le alte finalità
del Congresso intese a promuovere lka collaborazione solidale
e feconda degli scienziati di tutti i rami, allo scopo di meglio
comprendere i fenomeni naturali di ciascun campo e le loro relazioni
reciproche e di insieme, in vista di una scienza unitaria.
Interprete poi dei voti unanimi dell’Assemblea, il Senatore
Pasquini ha nominato Vicepresidente del Congresso lo sienziato
Marco Todeschini, fondatore della Psicobiofisica, per i meriti
acquisiti con le sue opere scientifiche nel campo dell’integrazione
culturale e per il potente orientamento unitario e spirituale
che tali opere hanno impresso a tutte le scienze delle varie Nazioni.
Delle dotte relazioni di illustri personalità nel campo
della fisica, della biologia, della psicologia, quivi convenuti
da ogni parte d’Italia, della Francia, dell’Inghilterra,
della Germania, delle due Americhe, dell’India e del Giappone,
si è potuto constatare quale vasto e profondo sviluppo
di applicazioni pratiche e teoretiche abbia avuto la Psicologia
Todeschiniana e come si sia estesa ed affermata ovunque per opera
del Movimento Psicobiofisico Europeo e del Movimento Di Integrazione
Culturale americano che fa capo al prof. Margenau, Ordinario di
Fisica all’Università di Yale, sino ad essere introdotta
come materia di insegnamento nelle Università degli Stati
Uniti. Di particolare importanza in merito sono state le relazioni
del prof. Takata, Ordinario dell’Università di Tokio,
del prof. Paulo Redenze dell’Università di Rio de
Janeiro, del prof. Trilland della Università di Columbia,
dei proff. Peurekdian, Legrand, Cointe, Chatillon (Francia), dei
proff. Zimmermannsche, Strauch, Klemm, (Germania), dei proff.
Laguarriche e Bonat (Belgio), del dott. Schneider, Schaerer (Svizzera),
dei proff. Mannas, Meyer e Weeler (U.S.A.), dei proff. Eurain
e Hesse (Inghilterra), del dott. Shakdany (Israele), dei proff.
Bayolais, e Ananda Muni (India), degli italiani, dott. Zavagno,
Bulletti, Boni, Massarelli, Amigoni, Cosentino, Alberzoni, Piccinini,
ecc.
Ha poi preso la parola lo scienziato Todeschini il quale ha chiarito
taluni aspetti della sua Teoria delle Apparenze che tanto interesse
ha sollevato nel mondo perché unifica la materia, il suo
campo, le varie forme di energia ondulatoria e le loro leggi,
e, svelando le relazioni che corrono tra i fenomeni fisici, biologici
e psichici, li inquadra in una scienza madre di tutte le altre,
chiamata appunto perciò: “Psicobiofisica”,
la quale consegue la più vasta, completa e chiara sintesi
dell’Universo possibile ai nostri giorni.
Lo scienziato tra la viva attenzione dei Congressisti, ha spiegato
che la genesi della sua Teoria è dovuta al fatto della
constatata inattendibilità delle deduzioni tratte dal famoso
esperimento di Michelson. Egli ha dimostrato infatti come la contrazione
dei corpi nella direzione del movimento, postulata da Einstein,
per spiegare quell’esperimento, non salvaguarda il principio
della relatività classica di Galileo e quello della costanzadella
velocità della luce, se non ammettendo che la lunghezza
di un corpo disposta nel senso del movimento assuma tre valori
diversi contemporaneamente, il che è un assurdo insostenibile.
L’assurdo di Einstein, rivelato dal Todeschini è
stato esposto nel suo recente volume: “La Psicobiofisica
– Scienza unitaria del creato” ed in una memoria presentata
a varie Accademie. Al Congresso e negli ambienti scientifici si
ritiene che la memoria essendo inconfutabile, costituisce un colpo
di fulmine alle radici della relatività einsteniana già
modificata dal suo Autore stesso col rinnegare la teoria dei quanti
e già compromessa dall’esperimento del fisico americano
Peake che ha superata la velocità della luce. Si ritiene
perciò che le moderne concezioni basate sulla insuperabilità
di tale velocità e sulla relatività di Einstein
debbano essere riformate poiché la basi di tale teoria
risultano ora sperimentalmente e matematicamente erronee e quindi
inattendibile risulta tutta la costruzione su di esse elevata
in questi ultimi anni.
Il fatto è tanto più significativo in quanto, come
è noto, con uno spazio tridimensionale sostanziato di densità
costante, Todeschini ha spiegato non solo tutti i fenomeni fisici
compresi quelli che non sembravano che spiegabili con la relatività,
ma ha altrsì unificato il campo elettromagnetico e gravitico,
molti anni prima di Einstein, senza bisogno di ricorrere come
questi, ad ipotetici iperspazi curvi non euclidei, che per avere
più di tre dimensioni ed essere commisti al tempo, riducono
l’idea del mondo ad una pura astrazione irreale.
Questo Congresso, sia per l’importanza e l’attualità
dei problemi trattati, sia perché ha posto all’ordine
del giorno l’urgente necessità della collaborazione
interscientifica nella constatazione che non si possono spiegare
i fenomeni fisici se non prendendo in considerazione quelli biologici
e psichici correlativi, ha avuto un’eco internazionale e
segnerà una data memorabile per l’avvento di quella
scienza unitaria e spirituale che va ora affermandosi ovunque
quale necessità dei tempi per ricostruire il Divino disegno
unitario del Creato già ridotto in minutissimi frantumi
dalla crescente specializzazione della tecnica moderna.