IL POPOLO 28 Novembre 1960
Una polemica fra scienziati
Rivendicato un diritto di priorità in merito a una scoperta
La scoperta del dottor D. Nachmanshon dell’Università
della Columbia e secondo la quale il cervello comanda gli altro
organi del corpo umano mediante impulsi elettrici non sarebbe
nuova. Infatti lo scienziato italiano prof. Ing. Marco Todeschini
ha rivendicato i suoi diritti di paternità e di priorità
su tale scoperta.
In una dichiarazione alla stampa egli ha detto: “ i traguardi
da me raggiunti sono molto più numerosi, vasti, avanzati
e precisi di quello unico ora enunciato poiché con una
serie sistematica di esperimentazioni sul corpo degli animali
e dell’uomo ho potuto registrare non solo l’esistenza
dei predetti impulsi elettrico-organici ma determinare altresì
l’esatta tecnologia elettronica di ciascun organo di senso,
di moto, e di regolazione del sistema nervoso che presiede a tutte
le funzioni vegetative e psichiche, ricostruendone anche gli schemi
elettrici singoli e della rete di collegamento, compreso quello
meraviglioso della centrale suprema del cervello umano”.
Il prof. Todeschini ha aggiunto che la tecnologia elettronica
da lui scoperta “è inoltre strettamente connessa
alle spiegazioni che ho date delle modalità con le quali
si svolgono e sono collegati fra di loro i fenomeni fisici oggettivi
e quelli biologici e psichici soggettivi, di cui ho determinato
le precise relazioni matematiche e di insieme, coordinandoli tutti
in una scienza cosmica unitaria che ha avuto centinaia di applicazioni
pratiche e sviluppi teorici che la confermano in ogni sua parte
e nel suo complesso”.
Il prof. Todeschini ha poi dichiarato che le documentazioni della
priorità della sua scoperta sono costituite da cinque volumi
(“La teoria delle apparenze”, “La psicobiofisica”,
“Revisione delle basi teoriche e sperimentali delle scienze
moderne”, “La unificazione qualitativa della materia
e dei suoi campi di forze continui ed alterni” e “Le
vie che portano alla scienza cosmica unitaria”) pubblicati
a cura del movimento psicobiofisico di Bergamo e protetti da “Copyright”
internazionale in data 1949.
“La priorità – ha concluso lo scienziato italiano
– è inoltre documentata da 10.000 articoli pubblicati
su giornali, riviste, libri, compilati in tutte le lingue dai
cultori delle diverse scienze; dalle comunicazioni e memorie da
me presentate ai congressi scientifici internazionali di fisica
e medicina; dalle lezioni che ho svolto negli istituti medi ed
universitari e dalle numerose conferenze che ho tenuto presso
enti di alta cultura in varie città europee.