GIORNALE DI BERGAMO 20 Aprile 1974


IN UNA CONFERENZA AL SALONE BERNAREGGI

Documentate le teorie scientifiche di Todeschini

I professori Fresta, Borgognone e Gavazzeni hanno illustrato i più recenti risultati degli studi compiuti in varie università americane e che confermano i principii dello scienziato bergamasco.


Martedì scorso, a cura della libreria scientifica Rasmussen, al salone A. Bernareggi di Bergamo, i professori Rosario Fresta, Emanuele Borgognone ed Ugo Gavazzeni, hanno svolto tre conferenze su temi scientifici di grande interesse e attualità.
Ha cominciato a parlare il prof. Fresta, comunicando che dal 1971 ad oggi, 5 gruppi di astronomi della Corneil University e dell’Osservatorio Radio Astronomico di Green Bank, negli U.S.A., hanno scoperto ben 350 quasars e 150 pulsar aventi velocità sino a 10 volte superiore a quella della luce.
Ha poi riferito che a tali scoperte, un’altra di immenso valore s’è aggiunta ora. Infatti nel marzo scorso, all’Università si Sydney, i fisici R. Caly inglese e P. Croch australiano, colpendo atomi di ossigeno o di azoto con raggi cosmici, sono riusciti a produrre dei “Tachioni”, che sono particelle che hanno velocità 1,41 volte superiori a quella della luce.
Ne consegue, ha proseguito l’oratore, che le scoperte predette non lasciano più alcun dubbio che nel campo atomico ed in quello astronomico vi sono corpi che oltrepassano la velocità della luce. Queste verità inconfutabili hanno prodotto un totale capovolgimento di rotta in tutto il campo scientifico, sia perché hanno fatto crollare totalmente la relatività di Einstein, fondata tutta sulla insuperabilità della velocità della luce, sia perché confermano la relatività di Galileo e la fluidodinamica dell’universo dello scienziato Marco Todeschini di Bergamo, che ha previsto con esattezza matematica le velocità ultraluminose ora trovate nei corpi immersi nei vortici astronomici ed in quelli atomici.
Ha poi preso la parola il dott. Gavazzeni, che ha spiegato come la teoria di Todeschini, che domina ora tutte le scienze, è basata sul concetto che lo spazio, in ogni punto dell’universo, non è vuoto perché si comporta come un fluido sostanziato di densità esilissima i cui vortici sferici formano i sistemi atomici ed astronomici della materia con i suoi campi centripeti di gravità, elettricità e magnetismo, e che viceversa, le onde di tale fluido universale, quando vengono a colpire i nostri organi di senso, vi producono variazioni di correnti elettriche le quali trasmesse al cervello dalle linee nervose, suscitano nella nostra psiche, ed esclusivamente in essa, le4 sensazioni di luce, calore, elettricità, suono, odore, sapore, forza, ecc.
In conseguenza Todeschini ha il merito di aver scoperto la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi di senso, di moto e di regolazione del sistema nervoso del corpo umano, cervello compreso, dimostrando che sono costituiti e funzionano tutti come apparecchi teletrasmittenti a filo, azionati da correnti elettriche.
Gavazzeni ha poi dimostrato come Todeschini ha fondato così una scienza cosmica unitaria denominata appunto “psicobiofisica” perché spiega ed include in sé non solo i fenomeni fisici oggettivi, ma anche quelli biologici e psichici soggettivi, sintetizzandone le loro leggi in una sola equazione matematica e giungendo alle dimostrazioni scientifiche dell’esistenza dell’anima umana, del mondo spirituale e di Dio.
Ha fatto seguito poi la relazione del fisico prof. Borgognone di non minore importanza delle precedenti, in quanto con una serie di equazioni matematiche egli ha dimostrato che dall’unica equazione della fluidodinamica sulla quale si basa la teoria di Todeschini, si possono dedurre tutte le leggi che riguardano le varie scienze esatte ed ha spiegato come dai suoi principi siano state dedotte centinaia di applicazioni pratiche sia nel campo medico che in quello fisico, che la confermano in ogni sua parte e nel suo assieme unitario.
Con particolare attenzione è stata seguita la descrizione degli elettroregolatori ipofisari delle glandule endocrine, scoperti da Todeschini, che regolano dal cervello automaticamente, mediante correnti elettriche delle sostanze chimiche versate nel sangue da tali glandule, tecnologia che spiega molto chiaramente la terapia omeopatica e quella dell’agopuntura cinese. Né meno interesse ha destato la comunicazione che Todeschini da vari anni, assieme ad un’equipe di scienziati, quali i professori Piero Zorzi e Speri Omero, ha costruito e sperimentato con esito positivo i “rivelatori psicobiofisici” che sono apparecchi che consentono di svelare la fluidodinamicità dello spazio e di misurare i moti continui ed alterni di tale fluido universale, che la nostra psiche, il corpo umano, ogni essere vivente e le varie sostanze chimiche producono nell’ambiente circostante.
La scoperta di tali regolatori ipofisari e rivelatori psicobiofisici, venne comunicata ed approvata ai Congressi scientifici svolti all’Università di Roma, nel settembre 1966, alla Terrazza Martini in Milano nell’ottobre del 1973 ed al Centro Studi di Parapsicologia di Bologna del novembre del 1973.