Cos’è questa “teoria delle apparenze”?
Il vecchio assillo di unificare la scienza realizzato dallo scienziato bergamasco Todeschini
E’ uscito in questi giorni nei
tipi dell’Istituto Italiano di Arti Grafiche di Bergamo,
il tanto atteso libro “la Teoria delle Apparenze”
dell’ingegnere bergamasco Marco Todeschini.
Dopo la prima notizia data dai giornali cittadini sugli studi
fatti da questo nostro scienziato, ho seguito con molto interesse
l’eco che si è avuta in tutta la stampa italiana.
Quasi tutti i quotidiani delle principali città hanno infatti
pubblicato lunghi articoli, oltre che per dare notizia dell’importante
studio scientifico, anche per spiegare i nuovi concetti basilari
della fisica esposti nella nuova teoria.
Confesso però che anche dopo aver letto buona parte di
detti articoli non ero riuscito a farmi un concetto chiaro di
questa nuova teoria e della sua grande importanza, anzi mi permanevano
ancora molti dubbi e molta incredulità circa le nuove affermazioni
enunciate.
Dopo il congresso dei Fisici a Como dello scorso settembre, nel
quale l’ing. Todeschini ebbe modo di esporre a quell’adunata
dei maggiori scienziati mondiali, fra i quali ben sei premi Nobel,
i principi della sua teoria unitaria dell’Universo, ricevendo
larghi consensi e riconoscimenti tanto d’aver avuto l’assegnazione
della medaglia Volta, la mia curiosità e l’ansia
di poter esaminare la poderosa opera si fece più intensa.
Perciò appena ho potuto acquistare il libro ne ho intrapreso
la lettura e lo studio non più con prevenzione o dubbio,
ma con la convinzione che l’opera, già giudicata
di altissimo valore da eminenti scienziati, dovesse contenere
effettivamente delle rivelazioni d’importanza eccezionale
e decisiva nel campo delle scienze.
Infatti gli argomenti trattati e discussi sono la base della scienza
fisica e costituiscono le fondamenta si cui appoggiano tutte le
varie branche della scienza moderna.
L’ing. Todeschini inizia il suo studio col riassumere tutti
i contrasti che dividono la scienza attuale risalendo all’origine
di essi con una indagine storica ed esamina il perché tali
contrasti abbiano potuto mantenersi nel tempo, senza che nessuna
abbia potuto annullarli: si che attualmente la scienza non riesce
a trovare una sua base unica e sicura, ma è costretta ad
ammettere una teoria od una ipotesi per un dato gruppo di fenomeni
ed un'altra per gli altri gruppi con evidente assurdità
perché ciò equivarrebbe ad ammettere che l’Universo
è costituito ad un modo per l’esplicarsi di dati
fenomeni e ad un altro per il sussistere d’altri fenomeni.
Da questa indagine critica storica della scienza l’autore
è pervenuto ad una mirabile concezione della realtà
fisica, che cioè per dar ragione quantitativa e qualitativa
di tutti i fenomeni occorreva ammettere che lo spazio, ritenuto
sinora come una semplice estensione geometrica, è sostanziato
di una densità propria e dotato di una mobilità
come un fluido liquido.
L’ipotesi non è semplicemente lanciata come una possibile
nuova concezione dell’Universo ma, e qui sta il grandissimo
valore dell’opera, è dimostrata con numerose prove
sperimentali e da una serie di relazioni fisico-matematiche che
pervengono a stabilire esattamente le equazioni generali che regolano
il movimento del fluido nello spazio: equazioni quindi che costituiscono
le leggi universali che regolano tutti i fenomeni fisici.
Ha spiegato come nasce l’elemento primo costitutivo della
materia da una semplice rotazione di spazio e come con la sua
velocità si determinano l’elettrone e l’atomo,
il loro volume, massa, peso, inerzia e gravità; ha spiegato
cioè il meccanismo, il sorgere, il variare, l’estinguersi
della materia, col sorgere, il variare e l’estinguersi del
moto.
Per rendere valida questa mirabile e semplice concezione occorreva
però provare la mobilità, la fluidità e ponderabilità
dello spazio con prove sperimentali inoppugnabili e qui ha dimostrato
ampiamente che tali prove sono date negli stessi fenomeni: peso,
massa, inerzia, gravitazione, forza centrifuga, effetti giroscopici,
caduta dei gravi, moto degli astri e degli elettroni, vibrazioni
luminose, elettromagnetiche, termiche, ecc.. Ma oltre a ciò
ha chiarito altri fenomeni più complessi, che sono stati
oggetto di studio e ricerche profondissime: incurvamento dei raggi
luminosi, rifrazione della luce, esperimenti Bradlej, Michelson,
Fizeau, Doppler, Tronton e Rankine, dimostrando che essi non contraddicono
la mobilità e ponderabilità dello spazio.
Ne consegue che la spazio-dinamica basata sul calcolo e confermata
dall’esperienza non è un’ipotesi, ma una concezione
che risponde alla realtà fisica ed è quindi l’unica,
possibile e valida teoria che può spiegare tutti i fenomeni
dell’Universo nella loro intima essenza, nel loro meccanismo,
nella loro apparenza, nelle loro leggi e persino nelle loro finalità
specifiche e d’insieme.
Non pago dei sorprendenti risultati ottenuti a coronamento di
profondi studi e ricerche l’ing. Todeschini ha voluto saggiare
la sua teoria sui banchi di prova di tutti i fenomeni dell’Universo
e cioè ha voluto controllare se la sua teoria rispondeva
o meno alla realtà fisica e vedere se con essa si poteva
giungere a formulare le leggi che dominano l’atomo, i fenomeni
chimici, la termodinamica, l’astronomia, la dinamica, l’ottica,
l’elettromagnetismo, l’acustica, la fisica ondulatoria,
ecc. E perciò ha esaminato tutte queste singole branche
della scienza.
I risultati che ha ottenuto sono sorprendenti e lasciano stupito
il lettore per l’importanza delle numerose scoperte basilari
che daranno un orientamento tutto nuovo alla scienza moderna.
I misteri della fisica atomica sono stati svelati e chiariti con
una semplicità e conseguenza di leggi che sorprende: i
problemi più complessi che hanno più resistito per
secoli alle ricerche di numerosi scienziati sono stati spiegati
e chiariti: nella chimica ha spiegato l’essenza intima dei
numeri atomici, nucleari e planetari, le relazioni degli elementi,
il mistero del periodo chimico ed è pervenuto a compilare
una tabella di classificazione periodica che concorda e completa
la nota tavola periodica di Mendelejeff, nell’astronomia
poi il campo delle scoperte è ancor più vasto: dalle
espressioni delle linee di forza, velocità, traiettoria,
orbite, inclinazioni, distanze, ecc., al concetto di calcolare
i moti e raggi astronomici in base agli effetti giroscopici della
Terra.
Nel campo corpuscolare e nei fenomeni ondulatori, sempre sulla
base della sua teoria fluido-dinamica è pervenuto alla
classica equazione di Schrodinger scoprendo che la misteriosa
funzione chiamata onda di probabilità non è altro
che l’onda potenziale delle velocità dello spazio
fluido.
Con le equazioni spazio-dinamiche ha svelato l’essenza intima
dell’elettricità e del magnetismo come effetti giroscopici
dei costituenti primi della materia provocati dalla circolazione
dello spazio, si che i concetti di campo elettrico e magnetico
si uniscono e sono l’apparenza di un campo risultante di
spazio mobile, sola ed unica realtà fisica esistente, riuscendo
a ricostruire e svelare le leggi ed il meccanismo di tutti i fenomeni
elettromagnetici che vengono così spiegati come semplici
fenomeni spazio-dinamici.
Con queste prove positive la teoria spazio-dinamica riceve conferma
in tutti i fenomeni e non è più possibile che essa
venga posta in dubbio, come l’ipotesi del vuoto e dell’etere;
la convinzione della sua rispondenza alla realtà fisica
non è più incerta o personale, ma diventa assoluta
ed universale.
Riassumendo la teoria viene a dimostrare che l’Universo
è costituito da spazio fluido ponderale i cui moti rotanti
generano i gorghi atomici ed astronomici ed i cui moti oscillatori
suscitano nella psiche le varie sensazioni di forza, elettricità,
suono, calore, ecc.. Ad ogni movimento dello spazio, corrisponde
uno speciale fenomeno psichico costituito dalle sensazioni prodotte
dalle decelerazioni dello spazio che incidono sugli organi di
senso. Su questa base l’autore viene pertanto ad esaminare
con criteri scientifici tutti i fenomeni psichici che sinora nella
scienza sono stati arbitrariamente trascurati dal metodo sperimentale
per quanto la loro esistenza sia certa ed evidente quanto quella
dei fenomeni fisici.
A questo punto l’autore si inoltra con la forza del suo
ingegno e della sua cultura profonda, non solamente dell’ingegnere
ma anche del medico, nella selva intricata e complessa di tutto
il sistema nervoso, di tutti gli organi di senso e della suprema
magnifica centrale del cervello umano.
Lo studio, l’indagine e le nuove scoperte in questo interessantissimo
campo della scienza non sono da meno dei precedenti. Tutto il
meccanismo dell’occhio, dell’orecchio, del naso, degli
organi del tatto, del gusto, della sensazione del calore, elettricità,
ecc., tutto l’intimo funzionamento del cuore, dei polmoni,
delle glandole, dei muscoli, dell’apparato proprioricettivo,
dell’azione del midollo spinale, tutto il complesso misterioso
e grandioso del sistema nervoso e del gran simpatico, fino ad
una strabiliante rivelazione sul sistema di funzionamento dei
circuiti del cervello e delle sue misteriose ed intricate zone,
tutto viene indagato con nuove grandiose concezioni, mai fin qui
esposte dalla scienza medica.
Lo studio è condotto con un principio basilare: nessuna
magia è possibile nel mondo fisico, perché per conseguire
in esso determinate azioni, per trasmetterle a distanza e riceverle,
occorrono sempre complessi materiali, tecnicamente adatti allo
scopo, disposti e collegati in un particolare ordine tra di loro,
ed aventi funzionamento specifico e d’insieme coordinati
alla finalità da conseguire.
Ha scoperto così che gli organi periferici sono costituiti
e funzionano come apparecchi atti a ricevere specifiche sollecitazioni
meccaniche del mondo esterno, a trasformarle in correnti elettriche
ed inviarle al cervello tramite le linee nervose.
Meraviglioso è lo studio col quale è riuscito ad
individuare nei vari organi di senso e di trasmissione delle sensazioni
al cervello l’esistenza di tanti elementi che vengono a
costituire un complesso, che funziona esattamente come apparecchi
tele-informativi o tele-motori, che l’uomo ha inventato
e realizzato per gli stessi scopi.
Fra queste scoperte una, che più stupisce per la profondità
dell’indagine che ha richiesto, è la dimostrazione
scientifica del funzionamento della centrale elettrica esistente
nel complesso del cervello e lo schema dei collegamenti e delle
linee di distribuzione degli impulsi elettrici, ad azione volontaria
od automatica, che costituiscono il complesso di fasci nervosi
che s’irradiano nel nostro corpo.
Ho riassunto in breve sintesi il contenuto del libro e dei punti
essenziali della Teoria delle Apparenze, ma la mole dell’opera
è tale che avrebbe richiesto ben altra trattazione, che
non mi è consentita di svolgere in un semplice articolo.
Gli argomenti indagati e svolti dall’ing. Todeschini sono
innumerevoli ed abbracciano tutti i rami della scienza moderna
ed ognuno, dalla lettura del libro, troverà quella parte
che maggiormente l’interessa, perché di essa le sue
cognizioni sono più sviluppate e più complete, e
potrà maggiormente rendersi conto delle grandi rinnovazioni
e chiarificazioni che lo studio profondo dell’autore ha
apportato in tutti i campi.
Ben si comprende come tanta mole d’indagini e ricerche abbiano
richiesto trent’anni di lavoro ed un’assiduità
e volontà veramente superiore ad ogni immaginazione.
Il libro dell’ing. Todeschini non è uno dei soliti
opuscoli, che oggi fioriscono da ogni parte, che lanciano un’ipotesi,
pongono un problema, accennano ad una possibile teoria per spiegare
dati fenomeni ancora oscuri e che non vanno oltre ad una semplice
enunciazione od a poche considerazioni, ma è uno studio
mirabile e completo che non lascia dubbi od incertezze che va
meditato e che non può essere che accolto come verità
reale del mondo fisico e spirituale.
Egli infatti non si limita ad esporre una concezione nuova dell’Universo
ma la sviluppa in modo completo nel calcolo fisico-matematico
e, dopo aver dimostrato in tal modo la fondatezza delle sue scoperte,
le controlla al banco di prova dell’esperimentazione, traendone
dei risultati che concordano perfettamente con quelli trovati
o dedotti dai vari sperimentatori e va oltre trovando nuove relazioni
e nuovi concetti basilari in ogni branca della scienza, non lascia
perciò dubbi o punti oscuri, perché le prove o controprove
fatte danno la certezza di essere nel vero e nella realtà
fisica.
Se mi è permesso, e mi si perdoni l’accostamento,
si può dire che il libro “La Teoria delle Apparenze”
è come il Vangelo della scienza perché contiene
la vera ed unica realtà fisica.
Ho compreso perciò perché il libro abbia avuto una
eccezionale accoglienza nel mondo scientifico ed anche fra le
persone di media cultura, che si interessano con passione dei
problemi delle scienze moderne pur non avendo una profonda preparazione:
il libro infatti è scritto in forma piana e comprensibile.
Penso che, come me, tanti e molti altri ne trarranno insegnamento
e sapere utile nella loro professione: i tecnici in genere, gli
studiosi di scienze pure, i filosofi, i teologi, e specialmente
i medici per le meravigliose rivelazioni nella neurologia che
dischiudono un infinito campo di ulteriori indagini e studi.
Non posso terminare questo mio modesto esame dell’opera
dell’ing. Todeschini senza volgere il pensiero al grande
tributo dato dagli scienziati italiani al sapere umano, tributo
che continuamente si rinnova, come ne è una prova l’opera
scaturita dalla lunga e volonterosa fatica del nostro concittadino.
Spero che la nostra città non sia da meno degli altri centri
culturali e scientifici nel riconoscimento e nell’apprezzamento
di questa opera e che possa tra non molto essere orgogliosa del
valore scientifico di un proprio figlio.
Ing: Mazzocchi Riccardo