DOMENICA DEL GIORNALE DI BERGAMO 23 ottobre 1966


Due teorie inconciliabili per spiegare I fenomeni dell'universo

La scienza universale ideata da Todeschini ha avuto un'eco mondiale sia per il suo eccezionale valore scientifico, sia perchè era basata sulla relatività di Galieli e rinnegava quella di Einstein. Quest'ultimo fatto indusse il pubblico a distinguere ed apprezzare Todeschini solo come avversario di Einstein.
Ora se è indiscutibile che Todeschini è l'unico che abbia saputo dare le dimostrazioni fisico-matematiche e sperimentali che la relatività di Einstein è errata ed inattendibile e che nell'universo si verifica solo quella di Galilei, tuttavia non si deve ritenere che questo sia il suo maggior merito e che abbia fatto ciò per demolire un avversario. In verità egli è stato costretto a procedere come il buon ingegnere che anzitutto si preoccupa di demolire i ruderi pericolosi e le fonfamenta malsicure, ed in seguito eleva al loro posto la nuova più ampia e collaudata costruzione. Il suo merito più grande non è quindi il lavoro di demolizione di una teoria ormai sorpassata ed insostenibile, ma bensì è quello d'aver trovata la scienza cosmica unitaria che spiega tutti i fenomeni in perfetta armonia con I dati teorici e sperimentali emersi a tutt'oggi dai vari rami delle scienze.
In conclusione sia l'aver svelato che l'allontanandoci da Galilei, da 50 anni si percorreva una via errata, sia l'aver trovata quella giusta, sono entrambi risultati di una utilità estrema ed essenziale agli effetti di un più rapido progresso dei vari rami del sapere.
Evidentemente non tutti gli epigoni di Einstein hanno voluto o potuto meditare, assimilare e comprendere tali ragioni e dimostrazioni, poichè parecchi di loro ritengono ancora di poter imporre la teoria del loro idolo come un dogma indiscutibile e perciò dimostrano una vera intolleranza ed ostilità verso Todeschini, ma questi reagisce signorilmente con la sopportazione evangelica. Al contrario di loro egli ritiene che non bisogna mai dimenticare che ciascuno ha facoltà di aderire o meno alle idee scientifiche che egli ha esposte e ciò per la libertà di pensiero che deve essere sacra, specialmente nel campo scientifico, ove bisogna sempre affidarsi al trionfo delle verità e realtà che emergono inconfutabili solo dalle prove e dai fatti.
Todeschini per il suo carattere mite e sereno ed i suoi elevati sentimenti ritiene di evitare qualsiasi discussione che possa fomentare ostilità personali poichè ciò sarebbe in contrasto con la massima finalità della sua stessa teoria che è quella di condurre gli esseri umani attraverso le meraviglie del Creato sino all'amore reciproco e di Dio.
Comunque anche coloro che sostengono ancora ad occhi chiusi la teoria di Einstein, pur senza averla capita, devono tener presente che essa è stata ripudiata clamorosamente dalla scienza ufficiale, sia dal XXV Congresso della Società Americana di Fisica in New York, sia al Congresso dei Premi Nobel di Lindau, svoltisi entrambi nel 1956.
Al Congrasso di eminenti fisici europei, svoltosi in Campidoglio nel gennaio di quest'anno si è convalidato che la Psicobiofisica, elaborata da Todeschini, è l'unica scienza cosmica unitaria che spiega I fenomeni fisici, biologici e psichici, sintetizzandone tutte le loro leggi in una sola equazione matematica in completa armonia con la relatività di Galilei. Perciò Todeschini è stato proposto per il premio Nobel.
Einstein preceduto e superato dallo scienziato Marco Todeschini

Le leggi unitarie che dominano la materia, dall’atomo alle stelle, che Einstein ha detto di aver raggiunte ora, sono state trovate già da tempo dal Dott: Ing: Marco Todeschini, il quale ha unificato inoltre il campo di tutti i fenomeni fisici collegandoli a quelli biologici e psichici con una scienza nuova denominata Psicobiofisica che consegue la sintesi dell’Universo.
Su questo argomento, di vivissima attualità e che particolarmente interessa ai bergamaschi, concittadini dell’Ing. Marco Todeschini, il Corriere Lombardo ha intervistato lo scienziato bergamasco, il quale ha detto:” Per rispondere dovrei conoscere quelle famose venti pagine che lo scienziato americano non ha ancora dato alla luce, che qualcuno ritiene comprensibili soltanto a cinque cervelli al massimo, che contengono una teoria che il suo formulatore si è ripromesso di verificare sperimentalmente, entro i prossimi anni, rimandando perciò a più tardi l’appuntamento col mondo scientifico incuriosito e aspettante.
Tuttavia dalle vaghe informazioni della stampa dovrei ritenere che Einstein con quattro formule, avrebbe unificato le leggi che dominano i fenomeni atomici ed astrodinamici, cosa che io ho fatto da tempo, fornendone le prove sperimentali. Per convincersene basta leggere la mia “Teoria delle Apparenze”.
- “Lei ritiene”, insistiamo, “che fra la teoria generalizzata di Einstein e la sua Teoria delle Apparenze esista comunque una differenza?”
- “Certo, Einstein ha unificato soltanto i fenomeni fisici, mentre io ho unificato anche quelli biologici e psicologici in una scienza psicobiofisica universale. Del resto era inevitabile, non si può trovare la spiegazione di un fenomeno fisico qualsiasi se non prendendo in considerazione anche l’esere animato che lo percepisce, attraverso l’organismo, in una sensazione e lo traduce, attraverso la ragione, in un concetto.
Dal canto nostro, all’intervista del Lombardo pubblicata nella prima pagina dell’edizione di ieri, aggiungeremo che le scoperte del Todeschini, convalidate da dimostrazioni fisico-matematiche e sperimentali, sono state comunicate al mondo dalla Radio e dalla stampa sin dal marzo dello scorso anno e sono state esposte in un volume intitolato La Teoria delle Apparenze pubblicato nell’agosto del 1949 dall’Istituto di Arti Grafiche di Bergamo, libro che venne presentato ed illustrato sia al Congresso Internazionale degli Scienziati in Como che a quello della SIPS in Roma.
Ciò dimostra che Einstein è stao nettamente preceduto nel tempo e sorpassato nei risultati dal Todeschini.