MARCO TODESCHINI: LA METAFISICA |
Ora
parliamo di una parte del mondo
che ai più risulta “sconosciuta”,
se non addirittura “paurosa”,
per la sua natura apparentemente
sovrannaturale. Ho detto bene
certo! Sovrannaturale, perché
“sembra” non appartenere
a questo mondo oggettivo in quanto
pare sfuggire al “metodo
scientifico” della ripetibilità
dei fenomeni. Mentre invece, ad
analizzarlo seriamente, questo
mondo risulta senz’altro
più “naturale”
di quello che ci appare attraverso
i sensi e che noi crediamo sia
“reale”. Ovviamente
quando si parla di fenomeni paranormali
quali la telepatia, la radiestesia...oppure
delle medicine naturali quali
la pranoterapia, l’agopuntura,
l’omeopatia... la maggior
parte di noi sorride di commiserazione.
Ma a guardare bene i risultati
positivi, le guarigioni, i risultati,
procurati con la pratica di queste
scienze alternative, sono più
numerosi di quello che si pensa.
Ognuno di noi, credo, conosce
qualcuno che per vari motivi si
è rivolto a questo tipo
di terapeutica con risultati concreti.
Ed allora? Effetto placebo? Ma
non scherziamo! · Fenomeni metapsichici La
Teoria delle Apparenze costituisce
l’unica base scientifica
per spiegare i fenomeni metapsichici
sinora avvolti nel mistero, quali:,
telecinesi, apparizioni luminose,
suoni misteriosi, telepatia, rabdomanzia,
ecc. · La fluidoterapia La
fluidoterapia o pranoterapia,
è l’arte di curare
le malattie con la semplice apposizione
delle mani del “guaritore”,
movendole vicino alle parti dolenti
del sofferente, senza toccarlo.
Resta assolutamente misterioso,
anche per il pranoterapeuta, il
meccanismo per il quale l’azione
che compie con le mani, spesso
riesce a lenire le sofferenze
del paziente se non addirittura
a guarirlo. Il “guaritore”
quindi non sa se il fluido che
esce dalle sue mani esiste realmente
o meno, perché mai lo ha
visto o toccato, essendo esso
invisibile ed impercettibile ai
nostri organi di senso. Egli non
sa spiegare quali organi del corpo
umano tale fluido pone in azione
e come e perché questi
possano operare le portentose
guarigioni accadute nei millenni
che pure sono innegabili e sorprendenti
come hanno potuto controllare
i medici di ogni epoca e di ogni
nazione. Perciò è
comprensibile l’entusiasmo
che si è sollevato in molti
di loro quando, venuti a conoscenza
delle teorie del Todeschini, hanno
visto in esse le risposte che
cercavano, potendo così
ottenere, finalmente, quei riconoscimenti
scientifici e giuridici delle
loro reali capacità terapeutiche
allo scopo di poterle esplicare
liberamente. · Agopuntura e agopressione L’agopuntura
è una terapia, nata in
Cina circa 3000 anni fa, che consiste
nell’infiggere degli aghi
metallici nella cute del paziente,
in punti ben precisi e diversi
secondo il tipo di affezione di
cui è soggetto. E’
ovvio che la localizzazione dei
punti esatti del corpo umano dove
introdurre gli aghi sono frutto
di innumerevoli tentativi fatti
durante una plurimillenaria ricerca.
Detti punti sono quindi stati
determinati sperimentalmente a
secondo dei risultati di guarigione
o meno nella pratica di tale arte.
L’agopuntura è, perciò,
basata sull’empirismo come
la medicina e la fluidoterapia.
Una spiegazione dei motivi per
i quali l’agopuntura funzioni
è quella che introduce
il concetto dell’esistenza
di una energia universale che
si distribuisce in tutti gli organi
del corpo umano seguendo certi
canali denominati “meridiani”,
con caratteristiche non materiali,
ma che vengono rappresentati come
linee verticali, che seguono le
sinuosità del corpo umano
dall’alto verso il basso
poste ad una certa distanza reciproca. · Elettroterapia Todeschini
nei suoi pluridecennali studi
sul funzionamento degli organi
del corpo umano effettuati allo
scopo di poter arrivare ad una
visione unitaria del creato ha
scoperto il modo con il quale
agiscono gli elettroregolatori
automatici cerebrali dei corpuscoli
di moto e delle ghiandole endocrine.
Il funzionamento di una di esse,
ad esempio l’ipofisi, è
il seguente: quando il sangue
eccede o difetta di certe sostanze
chimiche, irrorando esso anche
l’ipofisi, vi produce una
variazione di corrente elettrica,
la quale tramite una linea nervosa
specifica, va a ritardare od accelerare
l’azione secretiva chimica
della ghiandola periferica, la
quale ripristina così,
l’equilibrio chimico indispensabile
a normalizzare le specifiche funzioni
vegetative ed immunologiche cui
essa è preposta. Questi
regolatori, che sono migliaia,
funzionano quindi automaticamente,
ma per ragioni diverse, possono
spesso regolarsi. E’ chiaro,
allora, che conoscendone la tecnologia,
come si possono ristabilire le
loro funzioni normali intervenendo
in due modi diversi: od introducendo
nel sangue le sostanze mancanti
ingerendole per via orale o tramite
iniezioni, oppure facendo variare
le correnti elettriche nervose
preposte all’eccitazione
delle ghiandole periferiche in
modo da accelerare o ritardare
la loro secrezione chimica di
ormoni, vitamine, anticorpi, atomi
o molecole diverse, ecc. · Omeopatia L’omeopatia è una terapia che consiste nel curare con dosi minime di medicinali che provocano gli stessi sintomi della malattia da curare. E’ Anch’essa basata sull’empirismo. Lo sviluppo moderno di tale metodo curativo consiste nell’usare dei medicinali che siano composti dagli stessi elementi chimici reperibili nei vari organi del corpo umano e prodotti dalle varie ghiandole. Anche la spiegazione deì perchè dell’efficacia delle cure omeopatiche passa attraverso la considerazione della tecnologia elettronica del sistema nervoso e quella dei circuiti teleregolati dal cervello preposti all’azione secretiva delle ghiandole periferiche scoperta da Todeschini. Questa pratica terapeutica funziona considerando che le sostanze minerali, vegetali o biologiche somministrate in quantità tossica nell’uomo sano, creano un preciso quadro patologico a livello fisico, emozionale e psichico. Queste stesse sostanze, opportunamente diluite e dinamizzate, curano efficacemente e rapidamente non solo questi avvelenamenti, ma tutti i quadri morbosi che presentano analoga sintomatologia fisica, emozionale e psichica. La sua azione si manifesta e si esplica non tanto contro l’agente infettante, come nel caso della antibioticoterapia, quanto nel modificare il terreno per cui i virus o bacilli, non trovano né ospitalità né possibilità di operare con virulenza, e così via, mentre invece vengono facilitati i fenomeni di allontanamento delle tossine, di drenaggio degli emuntori, ecc.. Esempio di terapia omeopatica sono le vaccinazioni che usano dosi minime di agenti infettanti; l’impiego efficace delle tossine tubercooliniche omeopatiche nella cura delle malattie tubercolari il cui uso da parte dei medici omeopatici ha preceduto di molti anni la scoperta del bacillo da parte di Koch…Oggi si è accertato con gli isotopi radioattivi che le grandi diluizioni contengono veramente i principi attivi, che vengono assorbiti per via orale dai capillari della lingua. La dinamizzazione del farmaco omeopatico rientra perfettamente nella teoria todeschiniana, in quanto il medicamento omeopatico dinamizzato ha in sé quelle energie vibratorie salutari atte ad operare nell’organismo malato il riequilibrio a livello protoplasmatico, cellulare e nervoso attraverso i mediatori chimici neuro-ormonali. Il farmaco deve avere le stesse caratteristiche sintomatologiche della sostanza che ha provocato la malattia, cioè deve essere “il più simile” al complesso di sintomi che lo caratterizzano nella “materia medica”, appunto perché ha una sua tipica e unica “vibrazione”. In questo si avvicina ai catalizzatori cellulari, agli enzimi e alle vitamine che operano in dosi infinitesimali e per la disposizione vibratoria e spaziale dei loro componenti molecolari. · Le sensazioni Ricaviamo
ancora una volta dal volume PSICOBIOFISICA
dell’Ing. Marco Todeschini,
per meglio approfondire quanto
già accennato a riguardo
delle sensazioni e del mondo spirituale. m1 a1 = m2 a2 (23) Sia il primo che il secondo membro esprimendo il prodotto di una massa per un’accelerazione, per il principio d’inerzia del Newton, sono equivalenti entrambi ad una forza F. Orbene si tratta di accertare se nell’urto la massa m1 ha impresso alla massa m2 una forza o una accelerazione, oppure se le ha impresso forza ed anche accelerazione. Se fosse vero quest’ultimo caso, nella massa m2 dopo l’urto, si dovrebbe trovare sia la forza F, sia l’accelerazione a2 cioè si dovrebbe trovare: m2 a2 + F (24) Questa inerzia essendo stata comunicata dalla decelerazione a1 della massa m1 contro la sfera urtata, per l’equilibrio dovremo avere: m1 a1 = m2 a2 + F (25) ma essendo F = m1 a1 = m2 a2 avremo: m1
a1 = 2 m1 a1 (26) m1 a1 < 2 m1 a1 (27) Questo
non è un’assurdo
matematico, ma costituisce un’assurdo
fisico perché ci dice che
la sfera urtata ha una forza d’inerzia
doppia di quella che le ha ceduto
quella urtante. Se questo fosse,
sarebbe possibile generare il
moto perpetuo, sarebbe possibile
ottenere forze maggiori da forze
minori, il che è assurdo. F = m2 a2 (28) Solamente
se tale massa urta contro i nostri
organi di senso, noi risentiamo
la sensazione di forza. In altre
parole il secondo membro della
(28) è
costituito dal prodotto di due
fattori entrambi reperibili nel
mondo fisico, la equivalente forza
F non è
in tale mondo reperibile, poiché
essendo essa una sensazione sorge
esclusivamente in noi. Qui è
opportuno richiamare quanto abbiamo
detto e cioè che se dal
lato matematico non vi è
alcun dubbio che sia lecito sostituire
il prodotto della massa urtante
per la sua accelerazione espresso
dal primo membro della (23)
con la forza equivalente perché
ciò è stato appunto
postulato dal Newton, dal lato
fisico invece tale sostituzione
appare ingiustificata poiché
senza la realtà oggettiva
del corpo che decelera contro
il corpo urtato, questo non si
muove. La sostituzione della forza
al posto della materia urtante,
appare quindi illecita se l’urto
avviene tra materia e materia,
mentre è invece lecita
se vogliamo stabilire l’equivalente
sensazione di forza che sorge
nella nostra psiche allorchè
questo urto di materia viene ad
esercitarsi contro i nostri organi
di senso (tatto). Se = F = ma (21) Così,
ad esempio, se con m indichiamo
la massa totale delle molecole
che sollecitate da un’onda
atmosferica acustica s’infrangono
contro la membrana dell’orecchio
in un minuto secondo subendo una
decelerazione a,
il simbolo Se rappresenterà
il suono S percepito
da noi, il quale risulta così
proporzionale al prodotto di una
massa per una accelerazione. F
= m1 a1 ; - sensazione di forza A
sostegno di quanto esposto facciamo
qualche esempio. · Il mondo spirituale e l’anima A
questo punto per meglio capire
facciamoci una domanda di questo
tipo: qual è l’unità
biologica alla quale fanno capo
tutti gli organi di senso preposta
quindi a ricevere la catena di
movimenti materiali che provengono
dal mondo fisico oggettivo? Facciamo
un’ulteriore esempio. Quando
un’onda atmosferica a frequenza
uditiva si infrange contro le
membrane dei nostri orecchi, queste
trasmettono le vibrazioni tramite
una catena di ossicini al sacculo
ed alla linfa in esso contenuta
e questa all’altro sacculo
ed al liquido in esso contenuto
e questo ancora all’organo
del Corti, e di qui tramite le
fibre del nervo acustico la vibrazione
viene condotta alla corteccia
dei due emisferi cerebrali opposti
e simmetrici, dai quali tramite
altre fibre le vibrazioni vengono
condotte ad un organo centrale
ove si sovrappongono. In questo
centro cerebrale ha quindi termine
la catena dei movimenti e perciò
in tal luogo essi vengono trasformati
in sensazione dalla psiche (anima).
Ovviamente il meccanismo sopradescritto
è valido, nel principio
e con le relative varianti biologiche,
per tutti gli organi di senso
e quindi al cervello arrivano
tramite linee nervose soltanto
correnti corpuscolari (elettroniche)
che suscitano nella nostra psiche
ed esclusivamente in essa le sensazioni
corrispondenti di forza, elettricità,
suono, calore, luce, odore, sapore,
ecc.. Poiché tali sensazioni
sono irreperibili nel mondo fisico
oggettivo, corpo umano compreso
e durano nel tempo, non occupando
spazio, sono attività immateriali
che sorgono esclusivamente nella
nostra psiche ugualmente immateriale
(anima) che ha
sede nel centro cerebrale preposto. F.Zampieri
(18/03/2004)
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