MARCO TODESCHINI: LA VITA |
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Marco
Todeschini (nella foto) nacque
a Valsecca di Bergamo il 25 aprile
1899. Orfano della madre dalla
nascita, venne mandato ancora
bambino in collegio a Casalmaggiore,
dove vi rimase fino all’età
di 17 anni, anno in cui entrò
nell’esercito come ufficiale
del Genio e pilota aviatore. Si
laureò in ingegneria meccanica
ed elettronica al Politecnico
di Torino.
· una parte fisica che dimostra come tutti i fenomeni naturali si identificano in particolari movimenti di spazio fluido, retti da una sola equazione matematica; · una parte biologica che dimostra come tali movimenti allorquando si infrangono contro i nostri organi di senso producono in questi delle correnti elettriche che vengono trasmesse dalle linee nervose al cervello suscitando nella psiche, ed esclusivamente in essa, le sensazioni di luce, elettricità, calore, suono, ecc. e svela la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del sistema nervoso; · una parte psichica che dà le dimostrazioni scientifiche dell’esistenza dell’anima umana, del mondo spirituale e di Dio. Perciò
il futuro Papa Giovanni XXIII
nell’agosto del 1950 in
una serie di colloqui avuti a
Sotto il Monte col Todeschini
si propose di fargli tenere un
ciclo di conferenze per diffondere
la sua teoria in Parigi ed in
altre città della Francia,
dove Monsignor Roncalli era allora
Nunzio Apostolico. Ma la nomina
di questi a Cardinale di Venezia
ritardò il progetto, che
venne poi attuato per iniziativa
del Presidente del Consiglio dei
Ministri francese Bidault e del
Ministro della P.I. Petit, i quali
vollero partecipare anche al pranzo
dato in onore al Todeschini dalle
più alte autorità
culturali. Le sue pubblicazioni principali sono: ·
La teoria delle apparenze Scomparve il 13 ottobre del 1988 e venne sepolto nella “sua“ Valsecca di Bergamo ove gli venne intitolata la piazza principale del paese e posto un monumento in suo onore.
Vedete già da queste righe
come sia davvero “strano”
che un personaggio del genere,
addirittura meritevole di essere
proposto al Nobel, sia stato dimenticato
e che i suoi studi così
rivoluzionari siano stati accantonati
invece di essere proseguiti e
perfezionati. Vediamo di capire
allora quali sono state le scoperte
che portarono questo scienziato
alla ribalta e quale fu la strada
che percorse per raggiungere l’ambita
meta della unificazione delle
scienze in una unica madre di
tutte. E poi, probabilmente, capiremo
anche il perché del “cover-up”
di cui è stato oggetto.
F.Zampieri
(18/03/2004)
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